Concerto del Coro J. S. Bach


Domenica 13 maggio 2012 Ore 21.15
Chiesa di San Francesco Pisa

“QUANTUNQUE L’UOM COMBATTA IN QUESTA VITA”
Meditazione corale su sermoni salvifici di frate D.Cavalca

Coro J. S. Bach
M° Brunetta Ulivieri Carmignani

PRIMA PARTE

Anonimi dal Libro vermiglio di Monserrat (Sec. XIII):
 Laudemus Virginem/ O Virgo splendens/ Splendens ceptigera

Lettura I – TIMORE - “Comunemente si trovano sette spezie di timore”
Anonimo - Parce Domine – Introito quaresimale
Anonimo - Te lucis ante terminum  - inno per la Compieta
Anonimo – Anima Christi – inno ambrosiano

Lettura II – DOLORE -“Dobbiamo considerare che la tribolazione è buona”
Venanzio Fortunato  - Vexilla regis prodeunt – inno per il Vespro
(530 – 607 d. C)
Anonimo - Pueri haebreorum – Antifona Domenica delle Palme

Lettura III – ODIO - “L’ira è nemica che ci combatte”
C. Monteverdi  (1567 - 1643) - O magnum pietatis
M. Ingegneri (1547 - 1592) - Defecerunt prae lachrimis

SECONDA PARTE

Lettura IV – AMORE -“Giustamente si sdegna Dio contra gli tiepidi”
M. Asola (1532 - 1609) - Christus factus est
Anonimo XVII sec - Per lignum

Lettura V – GAUDIO -“L’uomo per nessuna tribolazione si dee disperare”
Wipone (sec. XI) - Victimae Paschali - Sequenza pasquale
Anonimo XIII sec – Alle, psallite

LetturaVI – SPERANZA -“Da poi che sotto 'l ciel cosa non vidi stabile e ferma”
Anonimo – Ave Maria- antifona

Il concerto si apre con l’intonazione di tre brani mariani in forma di canone a tre e a due voci da cui si snoderà un percorso tra tenebre e luce, notte e giorno, morte e vita, in un crescendo progressivo di voci e di sonorità. L’ascoltatore, accompagnato dalle note dei canti monodici gregoriani, attraverserà l’oscurità della notte (Te lucis ante terminum), fino a giungere alla luminosità del mattino della Domenica delle Palme in cui Gesù fa il suo ingresso nella città di Gerusalemme accolto da una folla festante (Pueri haebreorum).
Le arcaiche sonorità che risuonarono agli albori del canto cristiano lasciano progressivamente il posto ai raffinati mottetti polifonici rinascimentali di scuola italiana attraverso i quali verranno dipinte le atmosfere dolorose che accompagnano la passione (O magnum pietatis - Defecerunt prae lachrimis) e la morte di Cristo sulla croce (Christus factus est – Per lignum). “Mors et vita duello conflixere mirando” canterà poi il coro nella sequenza monodica Victimae Paschali laudes: “la morte e la vita si affrontarono in un duello straordinario” che vedrà trionfare la vita, come sottolineeranno proprio le note del successivo Alle psallite: brano polifonico medievale della scuola di Notre Dame de Paris in cui le voci si intrecceranno in un gioioso e trionfale canto allelujatico.
Conclude il concerto il canto mariano per eccellenza, l’Ave Maria, nella versione a tre voci del compositore contemporaneo ungherese Zoltan Kodaly che chiuderà il percorso circolare aperto dai canti mariani intonati all’inizio.
A fare da contrappunto a questo percorso lineare compreso tra la morte e la      resurrezione del Cristo sono sei letture che offriranno spunti di riflessione sulla condizione della natura umana; condizione di equilibrio precario eternamente in bilico tra perdizione e ricerca della perfezione. E’ su questo dualismo che Fra’ Domenico Cavalca, predicatore domenicano e figura intellettuale di spicco, vissuto a cavallo tra i sec XIII e XIV, basa la concezione dei sei movimenti del cuore secondo la quale timore–dolore–odio, amore-gaudio-speranza, propensioni naturali dell’animo umano disposte simmetricamente in una sorta di specchio dei contrari, possono portare l’uomo alla salvezza o alla dannazione eterna. Attraverso passi estratti da “Lo specchio de’peccati,” da “Le trenta stoltizie” e da “La medicina del cuore” vengono presi in considerazione il timore, il dolore, l’odio, l’amore e l’allegrezza lungo un cammino esistenziale dove “Quantunque l’uom combatta in questa vita, mai non si vince ben perfettamente, e questa guerra mai non è finita, né mai stare possiam sicuramente.” La speranza, ultimo “movimento” in questo gioco speculare, sarà esaltata dalle parole del Trionfo dell’Eternità composto da un’altra somma figura del panorama culturale in cui visse ed operò D.Cavalca: il poeta Francesco Petrarca.

Il Coro J. S. Bach si costituisce nel 1994 come coro misto specializzato nell’esecuzione del repertorio bachiano. Nel 2005 la formazione si trasforma in coro femminile a cappella riscuotendo ampi successi di critica e di pubblico per la qualità vocale e per la puntualità interpretativa nelle varie rassegne regionali alle quali ha partecipato e durante i concerti che ha tenuto, fra cui quelli per la stagione de “Le Perle musicali in San Francesco,” quelli per la Festa della Musica e della cultura presso l’Archivio di Stato di Pisa e la Certosa monumentale di Calci e in occasione della giornata conclusiva del Convegno UNICEF 2009. Dal 2007 è ospite fisso durante i festeggiamenti della Festa del Parco Regionale di San Rossore.

Il repertorio spazia dal canto monodico gregoriano alla polifonia del XX secolo con particolare attenzione al repertorio rinascimentale sia sacro che profano.

M° Brunetta Ulivieri Carmignani – Si diploma in pianoforte al Conservatorio “G. Verdi” di Milano e successivamente si abilita all’insegnamento della musica e del canto corale. Insegna Educazione Musicale presso la Scuola Media Inferiore per trenta anni e durante tale periodo fonda e dirige il Coro di voci bianche Hermes cantores con il quale, oltre a svolgere un’intensa attività concertistica, partecipa all’opera Il piccolo spazzacamino di B. Britten presso il teatro Verdi di Pisa.
Tra il 1980 1 il 1983 segue i corsi di perfezionamento in tecnica vocale tenuti dal M° W. Blazer presso la Scuola di Musica di Fiesole e tra il 1977 e il 1986 dirige il Coro della Scuola Normale Superiore di Pisa collaborando con maestri del calibro di Fosco Corti, Piero Farulli, Roberto Abbado, Giorgio Mezzanotte, Massimo Ceccanti, Massimo De Bernart ed Alfonso Borghese. Di rilievo sono la realizzazione della Passione Secondo Giovanni di J.S. Bach e la preparazione del coro di voci bianche per la realizzazione dell’Arca di Noè di B. Britten per la Scuola di Musica di Fiesole.
Collabora nel tempo come vocalista presso la Corale Pisana, il Coro dell’Opera del Duomo, i Piccoli cantori di San Nicola e Santa Lucia ed il Coro Polifonico San Francesco di Pisa. Dal 2005 dirige e cura la preparazione del Coro femminile J.S. Bach.